Motori Shimano: EP8 vs E8000, due generazioni a confronto
Il nuovo Shimano EP8 è nato in un periodo sfortunato, complicato dalla pandemia che ne ha rallentato le ultime fasi di collaudo per la messa a punto finale.
Per questo motivo, ma forse non solo per questo, i tempi di lancio sul mercato si sono dilatati e per alcuni mesi c’è stato uno stop da parte della casa madre che non ha permesso di commercializzare le prime ebike disponibili equipaggiate con il nuovo propulsore. Il motivo non è stato dichiarato alla stampa, fra gli operatori del settore girava voce che alcuni telai non fossero stati “compatibili” con Shimano EP8 e questo avrebbe potuto causare danni anche al motore.
Il nostro E-Bike Test
Lo stop della casa madre si è risolto con l’inizio di novembre e così sono iniziate le prime consegne delle marche che avevano i nuovi modelli già pronti in magazzino. In questo modo, grazie alla disponibilità della Thok E-Bikes di Alba, abbiamo avuto a disposizione una TK01 equipaggiata con lo Shimano EP8 per effettuare un test a 360°. La recensione e il video della nuova E-Enduro di casa Thok sono stati già pubblicati, adesso proponiamo un approfondimento sul suo motore con l’obiettivo di confrontarlo con il modello attuale, l’E8000.
Come va a motore spento e senza assistenza
Le nostre prove iniziano sempre a motore spento, per verificare il trascinamento a bassa velocità, e poi accendendo il motore per analizzarne il comportamento quando si superano i 25 km/h.
Shimano dichiara una riduzione degli attriti del 36% sul nuovo EP8 rispetto all’E8000: una differenza che si sente subito iniziando a pedalare a motore spento ma che, a nostro parere, non stravolge una performance già molto positiva del precedente modello che lo posizionava fra i motori con meno trascinamento sul mercato, più gradevoli da pedalare anche quando finisce la batteria … o semplicemente quando vogliamo faticare un po’ di più!
Rispetto al E8000 è più netta la differenza a motore acceso, superando i 25 km/h. Come è noto a quella velocità, o poco dopo, l’assistenza del motore si riduce fino a scomparire: lo richiede il codice della strada per poter considerare l’E-Bike come una bicicletta. In questa situazione con l’E8000 lo stacco era percepibile soprattutto utilizzando i livelli di assistenza più spinti, in Trail ma soprattutto in Boost.
Lo stacco dell’assistenza era abbastanza repentino e la sensazione era quella di venire rallentati dalla mancanza di spinta ma anche da una specie di “freno motore” che non si rilevava a motore spento. Reazione opposta quando il contakm scendeva sotto il 25 km/h e il motore riprendeva a spingere con il massimo vigore. Si creava quindi un effetto elastico, percepibile ma mai troppo fastidioso.
Con l’EP8 è tutto più soft: la spinta c’è tutta, anzi di più, perché la coppia massima sale di ben 15 nm (da 70 a 85) e quindi l’aiuto è più vigoroso di prima. Ma è anche molto più dolce, nella fase di stacco e riattacco dobbiamo fare attenzione al rumore e alla forza sui pedali per capire quanto il motore ci stia realmente aiutando.
Sicuramente è stata affinata l’erogazione, ne parleremo meglio più avanti, ma anche sul fronte dei trascinamenti si avverte uno stacco più netto del motore quando non deve assistere nella pedalata e questo permette una pedalata più fluida anche oltre i 25 km/h. In diverse occasioni ci siamo trovati a pedalare a quasi 30 km/h senza quasi rendercene conto, un grande vantaggio nei percorsi in falsopiano che così diventano ancora più divertenti.
Come cambia il rumore del motore
Vi sveliamo subito il finale: il rumore del nuovo Shimano EP8 si riduce sensibilmente rispetto al predecessore … con alcuni “se” e alcuni “ma”!
Cerchiamo di spiegarci meglio: il nuovo motore aiuta con una modalità differente, ce lo conferma anche il grafico che indica l’intensità di aiuto nella pedalata visibile sul display. Se partiamo in pianura con l’assistenza Eco e non spingiamo troppo sui pedali, anche il motore spinge poco malgrado l’aiuto percepito sia più che sufficiente per quello che si deve fare. Con l’E8000 il motore aiutava subito di più, la spinta era naturale ma più vigorosa, sembrava di essere in discesa piuttosto che in pianura.
Inoltre, appena alleggeriamo la pedalata l’EP8 si ammutolisce e riduce considerevolmente la spinta fino a spegnersi. Queste fasi si realizzano in un silenzio quasi totale, i rumori ambientali coprono in buona parte il rumore del motore. È in queste condizioni che si avverte maggiormente la riduzione di rumore rispetto all’E8000.
Quando il nostro percorso si impenna o semplicemente vogliamo andare più forte, la tonalità del motore cresce in modo più che proporzionale avvicinandosi quasi al rumore dell’E8000. In condizioni gravose l’EP8 è comunque più silenzioso ma la differenza non è sostanziosa come quando andiamo “a spasso”.
In mezzo a questi due casi limite ci sono tante situazioni che beneficiano della maggiore progressione di erogazione del nuovo motore a cui corrisponde una minore rumorosità rispetto all’E8000.
Come detto sopra, lo stacco e il riattacco del motore è quasi impercettibile, non ce ne accorgeremmo quasi se non fosse per un tenue rumore metallico che si percepisce quando il motore “aggancia” o “sgancia” l’aiuto ai pedali.
Ma c’è anche un altro rumore, in discesa, quando il motore è sganciato e noi non pedaliamo: è meno metallico del precedente, ricorda un po’ la risonanza delle batterie esterne quando prendono gioco sul supporto del telaio.
Personalizziamo la nostra assistenza e il nostro sforzo
La più grossa novità dello Shimano EP8 è l’elevata possibilità di personalizzazione che prima era limitata alla scelta di 3 sottolivelli per ciascun livello di assistenza.
Qui invece è possibile personalizzare, tramite l’App E-Tube Project di Shimano, i livelli Eco, Boost e Trail ciascuno con 10 livelli di differente intensità dell’aiuto suddivisi su 3 differenti regolazioni.
Ecco le regolazioni disponibili:
- La prima varia l’assistenza in base alla pressione sui pedali, calibrando il sensore di sforzo. Questa funzione è molto utile per chi ha poca forza nelle gambe (ad esempio per poco allenamento, età avanzata, riabilitazione a seguito di infortunio, …) e per questo non riesce a spingere con vigore sui pedali. Oppure, al contrario, è l’ideale per chi vuole faticare un po’ di più, ma solo quando ne ha voglia;
- La seconda influisce sul livello della coppia erogata dal motore, da 20-85 nm. Una maggiore coppia fornisce un aiuto più consistente che però determina un consumo della batteria più elevato;
- Inoltre è possibile impostare la rapidità nell’intervento dell’aiuto da parte del motore: se viene impostato su valori bassi l’assistenza è regolare e bilanciata, mentre se viene impostato sul veloce l’assistenza viene fornita appena si girano i pedali.
L’EP8 offre anche la possibilità di salvare due diverse configurazioni selezionabili direttamente dal display, per esempio una orientata al risparmio di energia per i giri più lunghi e una più dinamica e divertente per le uscite veloci.
È evidente che sul fronte delle prestazioni sia sempre più difficile, se non quasi impossibile in taluni casi, comparare fra loro i motori di ultima generazione. Perché agendo sulle personalizzazioni possiamo trasformare un mansueto motore da utilizzare nel tragitto casa lavoro in una belva in grado di arrampicarsi ovunque. E anche il carattere può essere altrettanto differente, con un’erogazione dolce e paciosa o più repentina e muscolosa: insomma, tanti motori in uno!
Per non confondere le idee al lettore noi abbiamo utilizzato i profili standard proposti da Shimano, uno risparmioso e uno ottimizzato per equilibrare prestazioni e consumi. Su questo secondo profilo abbiamo effettuato buona parte del test ed è quello a cui ci riferiamo nella nostra analisi comparativa con l’E8000.
Come cambia l’Eco
Qualche elemento lo abbiamo già anticipato: se non si spinge con vigore sui pedali, in Eco si ottiene un aiuto minore rispetto all’E8000. Ma non si fatica molto di più, è solo un’erogazione più in linea con la spinta sui pedali, se spingo poco richiamo meno aiuto da parte del motore.
Questo fenomeno è più percepibile in pianura perché quando si inizia a salire le differenze con il precedente si riducono, anche se la spinta dell’EP8 continua a essere un po’ meno esuberante: abbiamo stimato per il nuovo arrivato un aiuto di poco inferiore rispetto al livello medio dell’Eco dell’E8000.
Non vi basta questo aiuto? No problem, potete personalizzare il vostro Eco a piacere!
Come cambia il Trail
Qui abbiamo riscontrato le differenze più significative, soprattutto quando il Trail ci serve per superare passaggi tecnici o conquistare salite ripide con un fondo difficile che non agevola la trazione.
L’erogazione è in linea con quanto abbiamo rilevato in Eco, è più dolce e naturale rispetto al precedente motore, sembra persino meno potente. Ma qui ci siamo dovuti ricredere quasi subito, perché gli 85 nm che raggiunge come picco di coppia, quando servono si sentono tutti. Però la sua erogazione è talmente fluida e facile da gestire che sembra ne abbia meno dell’E8000, che in situazioni analoghe ruggisce e tira fuori gli artigli. Il risultato finale, però, è che con l’E8000 possiamo rischiare di impennare o far pattinare la ruota mentre con l’EP8 passiamo oltre come se fosse tutto un po’ più facile.
Un’altra differenza evidente l’abbiamo riscontrata quando ci siamo dovuti fermare a metà di una salita, anche solo per riorientare la nostra traiettoria con un surplace. La ripartenza con l’EP8 è stata molto semplice, ha fornito una trazione sconosciuta all’E8000 anche se questo è settato con il Trail al livello più basso. Infine, su terreni sdrucciolevoli ha garantito una trazione più efficace che ci ha trasmesso una maggiore sicurezza nella guida e più confidenza con l’emtb.
Come cambia il Boost
È quello che sembra sia cambiato di meno.
Però anche qui non dobbiamo fermarci alla prima impressione perché i 15 nm di coppia in più in realtà ci sono tutti, sono solo più addomesticati rispetto a prima.
È il livello di assistenza ideale per i salitoni senza fine o per darci una mano quando non abbiamo più la forza per spingere in Trail. Ma anche per tornare a casa velocemente prima che faccia buio!
Come cambia il Walk
Sull’E8000 ci eravamo quasi dimenticati di utilizzare la funzione Walk, visto il modesto apporto fornito nelle marce più agili. Quando ci si piantava su una salita, bisognava prima scalare un po’ di marce e poi azionare il Walk. Diversamente la velocità di spinta con rapporti corti sarebbe stata troppo, davvero troppo lenta.
Con il motore EP8 il Walk funziona indipendentemente dal rapporto del cambio inserito e la velocità con cui ci supporta è considerevole. La prima volta che lo abbiamo provato, su un ripidone impossibile da pedalare e difficile da camminare, ci ha colto di sorpresa e ci siamo quasi stesi a terra appesi al manubrio che ci portava su: uno skilift!
Superata la prima sorpresa, il Walk si è rivelato perfetto per aiutarci a portare l’ebike fuori dai passaggi più ostici.
Riflessione finale: devo sostituire l’E8000 con il nuovo EP8?
Premesso che sono ambedue ottimi motori e che l’E8000 è ancora attuale rispetto ai concorrenti sul mercato, dobbiamo considerare che saranno tutti e due in vendita ancora per qualche tempo ma è certo che il primo a uscire di scena sarà l’E8000.
A nostro parere le differenze fra i due motori sono significative soprattutto per chi ne fa un utilizzo più spinto, per chi fa E-Enduro in discesa ma anche in salita. La maggiore potenza abbinata alla dolcezza e docilità del nuovo arrivato danno il meglio in queste condizioni e si percepiscono meno nell’utilizzo turistico della emtb. Anche le tante personalizzazioni disponibili potrebbero essere più disorientanti che utili per un utente medio, come spesso avviene anche per le sospensioni.
In sintesi, quali sono i punti di forza “oggettivi e concreti” rispetto al precedente motore?
- Un po’ di rumore in meno quando non si spinge troppo (ma ci sono altri rumorini …)
- Meno trascinamento che si percepisce soprattutto oltre i 25 km/h
- Una maggiore fluidità nell’erogazione
- Un Walk come si deve.
Il resto dipende più da valutazioni personali, stili di riding, gusti e preferenze soggettive.
A voi la scelta, dunque, sperando che le considerazioni di questa comparativa vi possano essere utili per prendere la decisione giusta.