Comparativa Thok
E-Bikes: 3 Mig per 3 Bikers
Scontro in famiglia: mettiamo a confronto 3 E-Bikes con molti elementi in comune. Sono due sorelle e una cugina, la Thok Mig, la Thok Mig R e la Ducati Mig RR. Le mettono alla frusta 3 Bikers con differenti esperienze “anagrafiche”: Marco il giovane, Luca il “maturo” e Massimo il pensionato.
Non è la solita prova perché non vi racconteremo come sono fatte e come vanno in assoluto, sulle Thok e sulla Ducati trovate tante recensioni autorevoli e ben scritte da giornalisti e Top Bikers più esaurienti di noi. Vi diremo invece perché, secondo noi, potreste sceglierne una invece dell’altra, quali sono i punti forti e le aree deboli di ciascuna e qual è l’utente tipo per cui sono pensate.
Thok E-Bikes, una nuova realtà italiana
Concedeteci solo alcune parole introduttive per chi non conosce bene Thok E-Bikes: è un progetto tutto italiano, nato dalla comunione di persone con differenti competenze e conoscenze nel campo delle corse, delle biciclette a 360° e dell’industria. Le Thok Mig nascono a fine 2016 da un progetto che ha richiesto diversi anni di sviluppo e messa a punto da parte di Stefano Migliorini, ex campione iridato di BMX e Downhill. Il telaio è stato realizzato in collaborazione con la Drudi Design Performance, designer dei caschi dei piloti della Moto GP (Valentino Rossi primo fra tutti) con l’obiettivo di coniugare stabilità e maneggevolezza: baricentro basso, ottenuto grazie alla batteria posizionata sotto il down tube, carro corto e giusto angolo di sterzo.
Thok Mig e Mig R
Gli aggettivi che secondo noi descrivono meglio tutte le Mig sono la “giocosità”, intesa come facilità di guida e divertimento: se siete motociclisti avrete sentito dire più volte che il pregio delle Honda è quello di sentirsi a “casa” fin dai primi metri in sella, per le Mig è esattamente lo stesso. Il secondo aggettivo è “rassicurante”, ricavato dalla loro capacità di dare fiducia e stabilità sia a bassa velocità, sia lasciandole correre in discesa.
Leggendo la scheda tecnica della Mig “base” si potrebbe avere l’impressione di essere su una E-Bike con alcuni componenti non all’altezza. Ma non è così, la sua forza è proprio l’ottima armonizzazione di tutte le sue parti che lavorano in sinergia per regalare un’esperienza di guida senza troppi compromessi.
Certo, se guardiamo alla Mig R la dotazione cresce e se avete quel millino in più potrebbe essere una buona soluzione: l’ammortizzatore posteriore regolabile è più stabile soprattutto nelle salite più tecniche, il cambio è leggermente più preciso e ha una rapportatura più agile, ideale per mantenere la cadenza giusta e contenere i consumi del motore Shimano Steps E 8000, i freni XT a 4 pistoncini offrono un maggiore supporto nelle frenate al limite. Ma forse la sensazione più immediata è che la R pesi di meno, che scorra con meno attrito malgrado le stesse gommone da 27,5 Plus da 2,8 della sorellina ma con cerchi e mozzi più raffinati.
Mig o Mig R? Rispondiamo con una domanda: qual è il vostro budget? Vanno bene tutte e due, se vi potete permettere la R, perché no: le differenze si percepiscono anche se non ne determinano una diversa destinazione d’uso. Per chi ama le lunghe escursioni con salite importanti, l’unico upgrade che ci sentiamo di consigliare sulla Mig “base” è un rapporto finale del cambio più agile, che si può ottenere con un 46 sul pacco pignoni (come su R ed RR), magari in abbinamento ad una corona da 32T.
Per chi sono queste 2 Mig? La risposta non è facile perché qui siamo nel segmento All Mountain, quindi quella giusta via di mezzo fra una posizione comoda in salita e l’angolo di sterzo sufficientemente rilassato per godersi la discesa. Forse le Mig risentono un po’ del DNA del loro creatore che, come ex downhiller, le ha dotate di una marcia in più rispetto ad altre quando inizia la discesa, quella tosta, scassata e a velocità sostenuta: insomma, è una All Mountain che strizza l’occhio all’Enduro. Però non ce la sentiamo di dire che vada bene solo per gli amanti del Freeride e dei Bike Park perché la sicurezza che trasmette da subito va a beneficio soprattutto degli E-Bikers in progressione, quelli che sono saliti da poco su una E-MTB o che ci sono ritornati dopo diverse primavere di assenza. Per loro il beneficio è palpabile, la guida rassicurante delle Mig permette di “osare” un po’ di più su percorsi che con una Front o una Full meno dotata probabilmente si eviterebbero.
Ducati Mig RR
Ancora su di un gradino e parliamo della cugina: la Ducati Mig RR. Il cuore è lo stesso ma la differenza non è solo estetica, c’è una sostanza differente. Con i suoi 170mm all’anteriore e 160mm al posteriore entriamo nel mondo delle E-Enduro. Se consideriamo anche la ruota anteriore da 29” e le coperture Maxxis più aggressive da 2,6 abbiamo la conferma di trovarci di fronte a un mezzo nato per correre forte, in discesa ma anche in salita, se la gamba ci aiuta!
La componentistica qui è poco sotto l’olimpo con un reparto sospensioni di prim’ordine, un cambio XT preciso e rapido come sulla R e i freni Shimano Saint che garantiscono decelerazioni di tutto rispetto con una modularità eccellente.
La posizione in sella non è molto differente dalle cugine, il ruotone anteriore non si percepisce quasi se non per un minimo di inerzia in più nei cambi di direzione a basse velocità. Anche qui abbiamo un buon compromesso fra maneggevolezza e stabilità ma la lancetta si sposta un po’ di più verso la seconda. La pedalata su sfondi sconnessi è molto confortevole: ad una primissima sensazione di maggiore rigidità rispetto alle cugine, fa seguito una percezione di minori scuotimenti, come se avessero asfaltato il sentiero: i mm in più delle sospensioni della Ducati e l’altissimo livello qualitativo fanno molto bene il loro mestiere! E, come tutti i mezzi racing, lo fanno ancora meglio man mano che aumenta la velocità.
Thok o Ducati?
Nel veloce ok, ma quando dobbiamo percorrere il sentierino di montagna tutto tornantini, al limite del nose press? Non si può avere tutto, in queste circostanze le cugine All Mountain sono più facili da far girare. Le curve le fa anche la Ducati ma al costo di un maggiore impegno tecnico nella guida e fisico nel portarla fuori dalla curva o dal sentierino più stretto.
Per chi è la Ducati? Per chi ama i percorsi più scorrevoli, flow ma anche tecnici, e per chi la bici ama farla correre. Intendiamoci, va benissimo anche per chi non ha fretta ma predilige un mezzo sicuro e stabile, per chi vuole avere una E-Bike sempre superiore al proprio limite di riding.
Ci sentiamo di sconsigliarla solo agli amanti del Freeride di alta montagna su trail dove si fa fatica ad appoggiare tutto il copertone sul sentiero per la sua esigua larghezza o coloro che normalmente si infilano in boschetti talmente fitti da faticare a far passare il manubrio: in questo caso le due Thok sono più a loro agio della cugina.
E se parliamo di età, possiamo immaginare degli abbinamenti ideali? No, in questo caso l’età conta molto poco. Si potrebbe pensare alla RR come un mezzo da giovani ma così dimenticheremmo il confort e la sicurezza che trasmette al Biker più attempato, quello che ama percorsi più turistici che tecnici. Sono E-Bike da scegliere per il tipo di riding piuttosto che per le caratteristiche oggettive.
I commenti a caldo dei Tester.
MARCO, IL GIOVANE
“Arrivo dal mondo delle moto da strada , supermotard ed enduro: in sella ad una E-Bike prediligo percorsi veloci e divertenti ma non disdegno nemmeno single track più tecnici e rocciosi. Le vere differenze tra le 3 Mig le ho percepite nelle discese tecniche e veloci. La Mig è un’ottima base di partenza per cimentarsi su percorsi anche più tecnici, ovviamente con dei limiti dovuti ai freni e all’escursione delle sospensioni. La Mig R, con freni più potenti, cambio Shimano rapido e preciso e sospensioni più sofisticate, si differenzia dalla sorella minore nei tratti più impegnativi, soprattutto quando si alza un po’ l’asticella lasciandola correre. Cosa dire della la Ducati Mig RR? Gran bella emozione, la ruota anteriore da 29″ passa sopra a tutto e in alcuni casi consente una guida più rilassata, le gomme da 2,6 migliorano sensibilmente la scorrevolezza anche con l’assistenza in off (cosa da non sottovalutare per i consumi), i freni Shimano Saint, la sospensione Kashima da 170 e il mono Fox da 160 garantiscono settaggi su misura ancora più precisi e permettono di osare di più. A mio parere tutte e 3 godono dell’ottimo telaio che regala fin da subito un feeling che non ci si aspetta. La scelta tra i modelli è in base all’utilizzo che se ne andrà a fare.”
LUCA, IL “MATURO”
“Ho passato più di 40 anni della mia vita su due ruote, a motore e a pedali. Le E-MTB per me sono il punto di congiunzione di questi due mondi. Ho trovato nella Thok Mig un mezzo divertente e facile da guidare anche dove il percorso non è per niente facile. Ho praticato anche il Trial in gioventù e ho ritrovato nella Mig le stesse emozioni che provavo facendo motoalpinismo. Sulle salite ripide e tecniche mi è sembrata più facile da controllare rispetto alla Ducati, per il diverso angolo di sterzo e per la ruota di dimensioni minori che consente di “trialeggiare” a basse velocità piuttosto che “endurare” come viene meglio con la RR. Nel misto stretto, poi, la Mig e la Mig R sono insuperabili! Fra le due Thok preferisco la base perché ha un rapporto qualità prezzo a mio parere eccellente e così mi tengo un gruzzoletto per qualche customizzazione mirata.”
MASSIMO, IL PENSIONATO
“Andando in pensione mi sono regalato un motore in aggiunta alle Mountain Bike con cui ho sempre girato in lungo e in largo su montagne e appennini. Ho posseduto e provato diverse E-Bike Front e Full e l’incontro con la Thok è stato amore a prima … pedalata! Mi ha messo subito a mio agio, è maneggevole e facile in manovra ma sufficientemente direzionale quando la velocità aumenta. Mi è piaciuta anche molto la Ducati proprio per la sicurezza che infonde, per un margine di stabilità in più che non è mai di troppo quando si guida offroad. In questo caso il 29” anteriore e le gomme da 2,6 (quindi non Plus come sulle Thok) la rendono ancora più precisa e “su due binari”. Dovendo scegliere andrei sulla Mig R, per la maggiore possibilità di regolazione delle sospensioni, o sulla Ducati, per sentirmi un po’ più tranquillo in discesa … con il passare degli anni un aiuto in più non guasta mai!”
Quanto costano e dove si comprano?
La Thok Mig ha un prezzo aggressivo di 4.150 euro che la pone fra le meno costose in questo segmento di mercato. L’acquisto è online sul sito della casa madre, con la possibilità di riceverla al domicilio o in un Thok Point. Per la Mig R il prezzo sale a 5.250 e per la Ducati Mig RR saliamo di altri mille euro e la possiamo ordinare presso i concessionari della casa di Borgo Panigale.