Per non bucare più… o quasi!
“Ho montato i salsicciotti e adesso sono tranquillo di non forare più le gomme!”
Questa è una delle tante affermazioni che si leggono sui vari gruppi di appassionati di Mtb e E-Bike, sui Social e sui Forum. Ma è proprio così?
Partiamo dalle basi: il copertone da bicicletta deve contenere l’aria che gli permette di essere “gonfio”. Può essere dentro a una camera d’aria o direttamente nelle gomme tubeless ma con l’aggiunta di lattice, un liquido sigillante che si addensa a contatto con l’aria tappando il buco. La sua funzione è anche preventiva perché deve sigillare tutti i pori dello pneumatico e le micro perdite che si possono creare tra il tallone (bordo) del copertone e il cerchio.
Iniziamo con le camere d’aria.
Ci sono da sempre ma si sono evolute nel tempo: oggi ci sono quelle leggerissime pensate per chi fa gare di XC ma anche quelle super rinforzate, e quindi più pesanti, per chi si cimenta con Enduro e Downhill.
Alcune sono realizzate con materiali leggeri ma resistenti a punture e pizzicature. Le distinguiamo per i colori differenti dal solito nero: sono bianche, arancioni, verdi, … In questo caso attenzione al contatto con liquido sigillante eventualmente utilizzato prima del loro montaggio: in poco tempo diventano porose e perdono pressione.
Si trovano in vendita anche le camere d’aria con all’interno il liquido sigillante che tappa eventuali piccole forature. Volendo si possono realizzare da soli inserendo del lattice in una camera con la valvola smontabile.
Un’altra possibilità per limitare il rischio foratura è montare delle fasce in kevlar fra la camera d’aria e il copertone: non è una soluzione definitiva ma sicuramente si rischia meno con spine e simili.
VANTAGGI
La camera d’aria è la soluzione più semplice e quasi sempre più economica. Se si buca, in pochi minuti si sostituisce e si riparte. Non ci si sporca come con il lattice e si può anche riparare con le apposite toppe, anche adesive in caso di emergenza.
SVANTAGGI
La pressione degli pneumatici deve essere tenuta abbastanza alta per evitare che la camera venga pizzicata dal cerchio e quindi tagliata. In questo modo le gomme risultano meno performanti soprattutto su terreni morbidi, fangosi o se si gira a basse velocità. Le camere più spesse aumentano il peso delle ruote facendo perdere maneggevolezza e scorrevolezza: sono adatte soprattutto per le discipline veloci in discesa.
Gli inserti o salsicciotti
È un elemento aggiuntivo che permette di dare maggiore consistenza alla gomma senza doverla gonfiare troppo, di ritornare a casa in caso di forature ma soprattutto di preservare il cerchio da eventuali impatti su pietre con una bassa pressione degli pneumatici. Perché è noto che con pressioni più basse il battistrada aderisce meglio al terreno offrendo maggiore trazione e grip, in salita e in discesa.
Gli inserti normalmente si abbinano al liquido sigillante che svolge la sua funzione di tappare i buchi. In alcuni casi è previsto l’utilizzo di camere d’aria di piccole dimensioni che vengono “ricoperte” dall’inserto per proteggere la parte esterna, quella verso il terreno. Quest’ultima soluzione evita la procedura di latticizzazione delle ruote ma richiede pressioni maggiori per non rischiare di pizzicare la camera d’aria negli impatti più violenti. Inoltre, con il passare del tempo si assottigliano e offrono minore protezione contro le forature.
In tutti i casi se si buca sostengono il pneumatico permettendo di fare un po’ di strada senza aria all’interno, a velocità contenuta e con il rischio di dover sostituire l’inserto per usura una volta arrivati a casa.
VANTAGGI
Si possono tenere pressioni basse senza correre rischi di pizzicare o di rovinare il cerchio. I prodotti migliori sono leggeri e duraturi nel tempo.
SVANTAGGI
Quelli con camera d’aria sono da utilizzare a pressioni più elevate per evitare di pizzicare e col passare del tempo sono più facilmente perforabili. I salsicciotti più economici (ma non solo quelli) possono risultare un po’ pesanti perché assorbono il liquido sigillante. In questo modo aumenta anche il rischio di forare. Il montaggio e lo smontaggio possono risultare più difficoltosi rispetto ai semplici copertoni tubeless latticizzati.
Le mousse
Le mousse derivano da anni di esperienze sulle moto da fuoristrada. Sono molto prestazionali e filtrano bene le asperità ma questo viene ripagato con un maggior peso, una minore scorrevolezza e quindi un maggiore dispendio di energia o di batteria. Non richiedono aria perché riempiono completamente il copertone e hanno già la consistenza giusta per l’utilizzo indicato dal produttore. Fra gli svantaggi si segnala un’elevata difficoltà in fase di montaggio che normalmente richiede attrezzi specifici o la visita da un gommista.
I copertoni
Per concludere ricordiamo che tutte le soluzioni antiforatura lavorano in stretto contatto con lo pneumatico: la scelta di un copertone molto leggero comporta maggiori rischi di bucare, con o senza camera d’aria.
La spalla morbida fa flettere la gomma che aumenta i rischi di pizzicare, stallonare o semplicemente tagliare il copertone: un bel problema soprattutto con il lattice, che non riesce a tappare i buchi più estesi.
Il copertone più strutturato pesa di più, anche molto di più, ma da solo riesce a prevenire buona parte dei tagli e delle forature. Se abbinato a un liquido sigillante, può essere la soluzione definitiva per ridurre drasticamente le forature.
Noi consigliamo gomme con un numero consistente di TPI (fili per pollice) per una copertura più elastica e scorrevole che offre una buona resistenza ai tagli.
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