Gli pneumatici sono fra i componenti più difficili da recensire.
Perché la valutazione è quasi sempre molto personale e quindi rischia di essere poco oggettiva.
Possiamo fare delle prove di durata, ma dipende da come usiamo l’e-bike, dai nostri ritmi di riding, dal nostro stile di guida. Per esempio, se in curva utilizziamo la derapata per cambiare repentinamente direzione, consumeremo di più la ruota posteriore rispetto a chi ha una guida più pulita.
Oppure possiamo verificare la robustezza in base a quante volta abbiamo bucato o tagliato il fianco. Ma anche in questo caso l’elemento soggettivo entra in gioco perché è fondamentale valutare il terreno su cui si gira abitualmente: il sottobosco, la mulattiera pietrosa della bergamasca o le rocce taglienti della Liguria sono terreni molto diversi che sollecitano gli pneumatici in modo altrettanto diverso.
E allora dobbiamo accontentarci di rendere più oggettivo possibile il comportamento sui vari terreni, indicando dove si trova più a suo agio e dove è maggiormente in difficoltà.
Vittoria e-Mazza: anteriore o posteriore?
La prima riflessione riguarda il suo montaggio: dove va meglio, davanti o dietro?
Vittoria non indica una preferenza nel suo utilizzo anche se in diversi casi le case che montano Vittoria di primo equipaggiamento l’hanno preferita all’anteriore abbinandola ad una più scorrevole E-Martello al posteriore.
Lo scalino alla base dei tasselli lavora come una rampa, ma affonda nel terreno in fase di salita consentendo a e-Mazza di essere un’ottima opzione sia all’anteriore che al posteriore.
L’E-Bike del test e le dimensioni.
Il nostro test è ancora in corso per la prova di durata ma siamo già in grado di fornire le prime impressioni di utilizzo su terreni diversi, asciutti, umidi e zuppi.
L’E-Bike utilizzata per il test è una Thok Mig R del 2022 in conformazione Mullet. All’anteriore abbiamo scelto una e-Mazza da 29” x 2,6 e al posteriore una 27,5” sempre da 2,6 di larghezza. Solo al posteriore abbiamo utilizzato un inserto salva cerchio di Effetto Mariposa e ambedue sono state latticizzate.
La tendenza è quella di ridurre la larghezza degli pneumatici enduro per rendere più precisa la linea e più rapido il cambio di direzione. Noi abbiamo scelto una via di mezzo perché ci sembrava più adatta da testare pensando a un utente medio che magari arriva da gomme Plus e che fa un uso non troppo spinto dell’ebike.
Scorrevolezza e grip.
Due elementi spesso in antitesi fra loro: più grip abbiamo e meno lo pneumatico è scorrevole.
Vittoria E-Mazza coniuga molto bene questi due elementi. Abbiamo fatto diversi km su strada asfaltata con il motore spento per valutare quanto sia pedalabile in confronto ad altre coperture testate in precedenza.
Il risultato è stato molto soddisfacente, Vittoria e-Mazza ci ha permesso di pedalare con buone medie in pianura, tenendo il passo di chi aveva il motore acceso senza faticare troppo.
Anche in fuoristrada ha confermato un ottimo rotolamento sui falsipiani, anche su terreni morbidi, e in salita ha garantito sempre un grip che ha agevolato la trazione su asciutto e su terreni zuppi per la pioggia.
Precisione di guida e rapidità nei cambi di linea.
Gli intagli profondi presenti sui tasselli nel verso di rotazione consentono allo pneumatico di rotolare velocemente nei cambi di direzione. In fase di curva, gli intagli progressivi dei tasselli (tecnologia proprietaria di Vittoria) garantiscono grip e tenuta.
Così Vittoria e-Mazza si è rivelato uno pneumatico molto divertente e rapido, un buon alleato da utilizzare sui trail enduro più veloci.
In diverse occasioni abbiamo dovuto effettuare cambi di linea repentini per evitare ostacoli non prevedibili e siamo rimasti impressionati per la precisione con cui ci ha permesso di deviare la traiettoria anche su terreno bagnato.
Ed è proprio in queste condizioni che la versione e-bike di Vittoria Mazza ha dato il meglio di sé, su radici e rocce bagnate la linea è sempre stata precisa e rassicurante.
La tenuta su asciutto e bagnato.
Questi pneumatici da e-Enduro sono stati progettati per terreni misti, con tasselli sufficientemente alti per affrontare differenti condizioni climatiche.
Mazza presenta una tassellatura ben definita centralmente e gli ampi spazi vuoti nella parte centrale del battistrada forniscono trazione in frenata e favoriscono l’auto-pulitura da fango e detriti.
Il battistrada utilizza 4 strati di gomma (tecnologia 4C) potenziati dal grafene che conferisce aderenza in superficie e robustezza alla base.
Questa composizione di mescole assicura tenuta nelle curve più estreme, velocità costante in curva quando è bagnato e durata del battistrada.
Per chi è adatto Vittoria e-Mazza?
È uno pneumatico da enduro, pesante e strutturato.
Questo ci fa subito intuire la sua destinazione d’uso anche se non dobbiamo dimenticare le esigenze di un’utenza più All Mountain che è alla ricerca di uno pneumatico più robusto, sia per i tagli sia per le forature.
In questi primi giorni di prova l’abbiamo maltrattato parecchio e questa copertura non ha dato segni di sofferenza.
D’altronde la doppia carcassa in stile Downhill è una garanzia di un prodotto robusto e affidabile.
Vittoria e-Mazza lo vediamo meno bene sulle e-Mtb super leggere con batterie e motori meno performanti, tanto in voga in questi ultimi tempi.
In questo caso in termini di peso e scorrevolezza si può trovare di meglio, immaginando un utilizzo più orientato al Trail e all’XC.
Al prossimo Test, senza dimenticare il calendario dei nostri Tour e i corsi di guida.